Possibili soluzioni alternative al consumo di latte vaccino
Una delle soluzioni più popolari è il passaggio dal latte vaccino alle alternative vegetali, come ad esempio il latte di riso, di soia e di mandorla. La produzione di queste bevande non intacca in alcun modo la salute animale, in quanto non vi è alcun contatto con essi e, inoltre, vi sono studi di tipo statistico che indicano come la produzione di latte vaccino emetta tre volte in più il quantitativo di gas serra, dieci volte in più di suolo e dalle due alle venti volte in più di acqua rispetto alla produzione di alternative vegetali.
Sussistono tuttavia una serie di altre problematiche, relative ad esempio a processi di disboscamento per la creazione di campi idonei alle piantagioni di soia o le generose richieste d’acqua per le bevande di riso. Inoltre, risulta difficile replicare il gusto del latte vaccino e dei suoi derivati e, pertanto, i consumatori sono meno incentivati ad acquistare questo tipo di bevande.
Perfect Day: una realtà alternativa con l’utilizzo di proteine del latte
Un’altra soluzione alternativa che sta prendendo piede pian piano nel mercato alimentare è una varietà di latte vaccino che deriva dalle vere proteine del latte nei suoi prodotti, senza però sfruttare in alcun modo le vacche che lo producono.
Questa novità casearia è stata ideata dai due soci Perumal Gandhi e Ryan Pandya i quali, studiando le proprietà uniche del gusto del latte, hanno scoperto cosa rende questo alimento così unicamente cremoso: le sue proteine, siero e caseina. A tal proposito, hanno iniziato a isolare il gene con cui le vacche producono queste due proteine e lo hanno introdotto in microorganismi all’interno di bioreattori – serbatoi utilizzati per la produzione casearia – riuscendo così a produrre delle proteine identiche a quelle ritrovabili nel latte.
A tal proposito, nel 2014, i due soci hanno fondato la start up Perfect Day, che si occupa di vendere prodotti caseari quali bevande, gelati, yogurt e formaggi, con l’utilizzo dei metodi che non prevedono lo sfruttamento di vacche da latte.
Oltre ad essere un’alternativa cruelty-free, la produzione in laboratorio, basata sulla riproduzione di siero e caseina partendo dai geni bovini isolati che producono queste proteine, permette di selezionare attentamente le componenti analitiche del prodotto, andando così a creare un alimento più salutare. Infatti, il latte di Perfect Day è totalmente privo di lattosio e di colesterolo, adattandosi così alle esigenze di coloro che sono intolleranti agli zuccheri presenti nel “tradizionale” latte vaccino.
Infine, vi sono anche una serie di vantaggi dal punto di vista ambientale. L’azienda ha calcolato che la sua produzione di proteine del siero di latte – rispetto alla “tradizionale” produzione casearia – ridurrebbe le emissioni di gas serra fino al 97%, il consumo d’acqua per la produzione decrescerebbe fino al 99% e verrebbero impiegate circa il 60% in meno di risorse non rinnovabili.
L’azienda è attualmente partner con un numero proficuo di brand caseari ed è possibile trovare alimenti di loro produzione in oltre 8000 negozi in tutto il mondo. Al momento però, nessun punto vendita è localizzato in Italia ma, non si esclude che, come è avvenuto per prodotti da laboratorio quali i burger di Beyond Meat o gli Increadible Burger di Nestlè, questa pietanza possa apparire anche negli scaffali dei supermercati della nostra penisola.
In sintesi:
La produzione di latte vaccino senza sfruttamento animale è possibile attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate e alternative. Alcune di queste tecniche sono ancora in fase di sviluppo o non sono ancora ampiamente disponibili sul mercato, ma mostrano un potenziale significativo per fornire un’opzione etica e sostenibile per la produzione di latte.
Ecco alcune delle principali tecniche che potrebbero essere utilizzate per produrre latte senza sfruttamento animale:
- Latte vegetale: Il latte vegetale, come il latte di soia, di mandorla, di cocco o di avena, viene prodotto da piante e non coinvolge direttamente animali. Queste alternative vegane sono ampiamente disponibili nei negozi di alimenti naturali e supermercati.
- Latte coltivato da cellule: Questa tecnologia innovativa coinvolge la coltivazione di cellule staminali bovine in laboratorio, che vengono poi utilizzate per produrre latte senza la necessità di allevare e mungere le mucche. Tuttavia, questa tecnologia è ancora in fase di sviluppo e la produzione su larga scala potrebbe richiedere ulteriori ricerche e regolamentazioni.
- Microrganismi produttori di latte: Alcune aziende stanno lavorando su microrganismi geneticamente modificati in grado di produrre proteine del latte utilizzabili nella produzione di prodotti lattiero-caseari senza la necessità di utilizzare animali. Anche questa tecnologia è ancora in fase di sviluppo.
- Tecnologie di fermentazione: Alcune startup stanno sperimentando la produzione di latte utilizzando batteri o lieviti modificati geneticamente, che producono proteine del latte senza l’intervento di animali.
È importante notare che queste tecnologie possono avere implicazioni etiche, regolamentari e di sicurezza alimentare che devono essere adeguatamente affrontate prima di essere completamente adottate a livello commerciale. Inoltre, il latte vaccino prodotto da tecnologie alternative potrebbe variare nelle caratteristiche organolettiche rispetto al latte tradizionale.
Nel frattempo, il consumo di latte vegetale è una scelta ampiamente disponibile e sostenibile per coloro che desiderano evitare il coinvolgimento degli animali nella produzione lattiera.

Laureato in Mediazione Linguistica e Culturale (Università degli Studi di Milano) e attuale studente di Environmental Humanities (Università Ca’Foscari Venezia). È appassionato di sostenibilità, studi sul cibo, geografia e studi animali, principalmente in relazione alla contemporaneità.


